“IL MONDO E’ NOSTRO – Coltivando le speranze delle Giovani Generazioni”- (Finanziato dalla Fondazione Riviera Miranese)

L'Associazione Il Portico è stata assegnataria per il biennio 2024-2025 di un contributo erogato dalla Fondazione Riviera Miranese per il finanziamento del progetto "IL MONDO E’ NOSTRO – Coltivando le speranze delle Giovani Generazioni".

 

Ne L’odio (La Haine), film iconico di Mathieu Kassovitz del 1995, Saïd, uno dei tre giovanissimi ragazzi delle banlieue di Parigi protagonisti del lungometraggio, incrocia un cartello con scritto: Le monde est à vous (Il mondo è vostro). Quindi si ferma, prende la bomboletta e mette in chiaro: Le monde est à nous (Il mondo è nostro).

In questo breve atto impulsivo è racchiuso un significato profondo.

Il mondo è vostro è una frase che spesso gli adulti rivolgono alle generazioni più giovani e verbalizza una concessione che non rimuove il beneficiario dalla condizione di subalternità o dipendenza ma, in qualche modo, la ricrea.

Noi vorremmo che i giovani dicessero Il mondo è nostro, in un atto autonomo di acquisizione di coscienza e responsabilità, in un percorso di emancipazione e fioritura di speranza.

Sta a noi, non concedere, ma riconoscere, accogliere e coltivare.

 

L’idea progettuale è quella di realizzare una serie di attività di promozione sociale in un percorso di senso coordinato e in una logica lungimirante di continuità, rivolte ad adolescenti (ragazze e ragazzi dai 14 ai 19 anni) in un periodo storico in cui stanno emergendo criticità e sofferenze inedite per diffusione ed intensità (problemi relazionali e comportamentali, abusi e dipendenze, sofferenza psichica e fisica, dispersione scolastica).

In questa fase di vita la persona delinea le basi della sua storia, pone radici e consolida i propri percorsi di crescita individuale, scopre ed esprime la propria singolarità fatta di progetti, risorse e bisogni, costruisce la propria rete relazionale di riferimento, si proietta nel futuro. Le attività progettuali vogliono agire in un contesto che spesso si dimostra incapace di accogliere queste storie ed offrire le risorse per promuoverne lo sviluppo. Manca soprattutto una visione di insieme fatta di progettualità di rete lungimiranti e di azioni coese e realizzate in un’ottica di continuità.

Le attività prioritarie del progetto vogliono sopperire a questa mancanza, essendo progettate con una visione di insieme e in connessione tra di loro, considerando i destinatari del progetto non come degli elementi isolati ma come cellule inter-agenti di un organismo sociale vivente.

Per creare delle azioni progettuali significative, considerare questa inter-connessione è imprescindibile, per questo le azioni progettuali non saranno concentrate interamente su attività dirette unicamente ai destinatari, ma si procederà con azioni sinergiche che agiscano su tutti gli agenti del tessuto sociale in cui gli adolescenti sono inseriti, genitori e famigliari in primis.

Per questo, accanto alle attività caratterizzanti, saranno di fondamentale importanza le azioni collaborative in rete con i servizi territoriali (ASL, Comuni, Servizi Sociali, Scuole) gli enti del privato sociale (associazioni, collettivi, gruppi informali) e con famiglie e figure tutelari.

Si sottolinea che il presente progetto si caratterizza per la sua vocazione promozionale e non assistenziale. Quest’ultima azione è già svolta da soggetti del pubblico e del privato sociale che offrono servizi si cura e supporto e con i quali lavoreremo in rete. La nostra priorità sarà appunto quella di promuovere percorsi di acquisizione di autonomia e consapevolezza affinchè gli adolescenti diventino sempre più protagonisti e non spettatori delle proprie storie, cittadini partecipi e non fruitori di servizi, agenti di cambiamento e non oggetti di attenzione, soggetti di appropriazione e non destinatari di concessioni.

 

  • Dal Lunedì al Venerdì:

    dalle 9:00 alle 18:00

  • il Sabato e la Domenica:

    Chiuso